L'Europa intera parlerà solo inglese? Per un'interlinguistica "scientifica"

Andrea Chiti-Batelli

L'Europa intera parlerà solo inglese? Per un'interlinguistica "scientifica"

Il volume è essenzialmente dedicato alla confutazione delle opere più recenti di alcuni autori francesi, sostenitori della teoria dell’uso contemporaneo di più lingue franche, in contrapposizione all’evidente superiorità dell’inglese come unica lingua franca, indispensabile per la comunicazione internazionale.

Edizione a stampa

14,50

Pagine: 96

ISBN: 9788846489579

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 2000.1197

Disponibilità: Limitata

Il multilinguismo non solo è utile, ma indispensabile per l'alta cultura e in genere per l'élite. Ma per i più, e soprattutto per la comunicazione internazionale a tutti i livelli, è sempre più indispensabile una lingua franca unica. Questa lingua è oggi di fatto l'inglese, e non può esser se non così, data la superiorità in tutti i campi degli Stati Uniti e il peso ulteriore del mondo angloparlante. Ma, come ogni lingua viva in posizione dominante (es. il latino dell'Impero romano, che distrusse a poco le lingue europee dei popoli ad esso soggetti) così accadrà fatalmente con l'inglese.
L'unico modo per preservare tali lingue, in Europa e nel mondo, è quello dell'adozione di una lingua franca pianificata, come l'Esperanto (il solo pronto per l'uso), lingua non materna per nessuno e perciò non glottofaga. Certo la sua adozione è oggi utopistica perché, come si è detto, una lingua s'impone come lingua franca non per la sua facilità e adeguatezza allo scopo, ma per la forza del potere che la sostiene: il che significa che il problema di una lingua franca è un problema non linguistico ma anzitutto politico.
Perché dunque l'Esperanto sia attuale, occorre che nasca un vero Stato federale europeo che lo adotti, per metter tutti i suoi popoli su un piede di parità e salvare così i loro idiomi (e in futuro quelli del mondo). È il riconoscimento di queste verità che l'autore chiama interlinguistica "scientifica", riferendosi non solo al campo teorico ma anche e soprattutto a quello pratico.
Del tutto priva di capacità, e perciò destinata a sicuro fallimento, a beneficio della supremazia definitiva dell'inglese, è invece la proposta, in genere di autori francesi, dell'uso contemporaneo di più lingue franche - che pochi sarebbero in grado di imparare - nell'illusione di garantire così alla loro lingua la posizione dominante che aveva un tempo.
Alla confutazione di alcune delle loro opere più recenti - alla luce dei concetti sopra espressi - è dedicato essenzialmente questo volume.

Andrea Chiti-Batelli, fiorentino, è stato per venticinque anni, quale Consigliere parlamentare del Senato, Segretario delle Delegazioni parlamentari italiane alle Assemblee europee. Ha a lungo studiato i problemi dell'unificazione europea, collaborando a riviste quali: "Affari Esteri" (Roma), "Federalismo e Libertà" (Bologna), "Il Pensiero Mazziniano" (Forlì). Su questo tema ha pubblicato altresì varie opere, fra cui ricordiamo almeno Mass media e società europea, Manduria Lacaita, 1977; I "poteri" del Parlamento Europeo, Milano, Giuffrè, 1981; L'idea europea nel pensiero di Al-tiero Spinelli, Manduria, Lacaita, 1989 e L'Union de l'Europe au tournant du siècle, Nizza, Presses d'Europe, 2000. È autore altresì dei volumi: Si devono riaprire le case chiuse?, Manduria, Lacaita, 2002; Perplessità sulla pena di morte: è davvero inutile?, Milano, Giuffrè 2003 e Ricerca animale, problema europeo, Padova, Cedam, 2005. Presso la nostra casa editrice sono apparsi: La dimensione europea delle autonomie e l'Italia, 1984; Droga, problema europeo, 1992; Prevenzione dei maltrattamenti all'infanzia, problema europeo, 2005 e Oltre il sistema rappresentativo? Per un superamento della democrazia partitica, 2006.



Prefazione e sintesi generale
Due relazioni di François Grin ispirate a un multilinguismi "non scientifico"
(Una maori che parla d'altro)
L'argomento decisivo contro il multilinguismo
Un multilinguista impenitente: Claude Hagège
Rassegna bibliografica
Appendice I. "Orecchi da mercante": Il logo dell'Unione europea e l'ipocrisia "plurilinguistica" di questa
Appendice II. Ancora sull'esperantismo "utopistico": la "politica del rosolio" o "del lampione"
Breve sintesi finale
Indice dei nomi.





Contributi:

Collana: Varie

Argomenti: Linguistica

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